Il Decreto "Cresci Italia" e l'inadeguatezza delle reazioni dell'Avvocatura

Nel precedente post avevo accennato alla reazione dell’O.U.A. in risposta al Decreto “Cresci Italia” emanato il 20-01-2012 ed in attesa di essere pubblicato (qui è possibile scaricare la bozza definitiva).
Ero indubbiamente in preda alla concitazione del momento visto che avevo qualificato come “estremamente dura” la risposta adottata dall’Assemblea Generale dell’Organismo dell’Avvocatura.
Una più attenta riflessione mi porta a criticare la decisione di effettuare una prima astensione di due giorni (23 e 24 febbraio) dopo circa un mese dopo la delibera del Consiglio dei Ministri ed una seconda astensione di una settimana (nel mese di marzo) in concomitanza con il Congresso Nazionale Forense Straordinario.
Sono favorevole all’astensione dalle udienze come forma di protesta e manifestazione di disagio ma solo se viene effettuata con un minimo di raziocinio e di funzionalità.
Avrei quindi favorevolmente visto un’astensione immediata (fatto salvo il prescritto preavviso di 10 giorni alla competente Autorità) e prolungata per almeno un mese, salvo poi eventualmente ridurla in caso di una maggiore considerazione dell’esecutivo e del parlamento.
Così come indetta sembra un’astensione fatta apposta per far differire un processo particolarmente a cuore degli Organizzatori o per godere di un week end prolungato e comunque non contribuisce affatto a dare dimostrazione delle reali preoccupazioni e dei malumori comuni a coloro (e sono la maggioranza) che, tutti giorni e nei Tribunali, svolgono la nostra libera Professione.