Le iniziative di OUA e CNF ed il Decreto Svuota Carceri
Nessun accenno di critica, invece, alla decisione dell'Esecutivo Monti di accorpare gli Uffici del Giudice di Pace e sopprimere i Tribunali Minori.
Ho già scritto in questo mio blog che la soppressione di Tribunali Minori e Giudici di Pace sembra essere la moneta di scambio con il quale il CNF vuole “barattare” il riordino e la Specializzazione della Professione.
Forse non mi sono sbagliato …..
Mentre Alpa era impegnato alla Commissione Senato, de Tilla non rimaneva con le mani in mano ed il 9 febbraio veniva ricevuto dal Ministro Severino al quale manifestava le sue critiche all’operato del Governo Monti sia per quanto riguarda le liberalizzazioni, confondendo il ruolo costituzionale dell’avvocato e il diritto di difesa con le regole della concorrenza, sia per quanto riguarda il riordino del sistema giudiziario, la riduzione della lunghezza dei processi, del contenzioso arretrato e il recupero di competitività del Paese. a differenza di Alpa il Presidente dell’O.U.A. non ha mancato di contestare l’accorpamento degli uffici dei giudici di pace e la soppressione di tribunali minori e sezioni distaccate.
Il mio pensiero è che entrambi i nostri rappresentanti facciano poco o niente per sensibilizzare l’opinione pubblica e quindi smontare l’immagine ed il messaggio negativo che la Confindustria e le altre lobby hanno costruito ad arte contro la nostra Professione.
Questo senza sminuire le responsabilità di noi Avvocati, ancora colpevolmente ancorati a vecchi stereotipi e più attenti a far risaltare il nostro ruolo costituzionale d piuttosto di combattere i sempre più frequenti casi di cattivo esercizio della Professione.
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Nel frattempo, il 14 febbraio La Camera approvava definitivamente il Decreto Svuota Carceri con le modifiche apportate dal Senato con grande soddisfazione del Guardasigilli.
Qui è possibile scaricare il testo del decreto legge 22/12/2011 n. 211 (in Gazz. Uff., 22 dicembre, n. 297) con le modifiche apportate in Senato
Primi effetti:
- i detenuti cui restano da scontare gli ultimi 18 mesi di carcere possono andare ai domiciliari ( circa 3 mila detenuti all’anno);
- gli arrestati in flagranza per reati minori di competenza del giudice monocratico (sono esclusi i soggetti accusati di furto in appartamento, furto con strappo, rapina e estorsione semplici) sono destinati in prima istanza agli arresti domiciliari, in seconda istanza nelle camere di sicurezza di polizia e nelle caserme dei carabinieri e, solo in terza istanza - ove non fosse possibile adottare le prime due soluzioni o sussistesse ipotesi di pericolosità sociale - nelle case circondariali;
- la convalida degli arresti avverrà entro le 48 ore e non più entro le 96;
- la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari entro il marzo del 2013.
Sono stati stanziati 57 milioni per l’edilizia carceraria ma - come al solito - non sono state previste nuove assunzioni nel corpo delle Guardie Penitenziarie, il cui esiguo numero rispetto alla popolazione detenuta concorre a rendere estremamente problematica la vita in carcere.
Si vocifera anche che le Forze dell’Ordine (Polizia e Carabinieri), cui è deputata l’opera di sorveglianza dei detenuti domiciliari, non siano stati particolarmente contenti dell’aggravio di lavoro che il decreto comporterà loro.